La sindrome metabolica è una patologia sempre più diffusa che solo in Italia colpisce più del 25% della popolazione sopra i 35 anni ed oltre il 35% sopra i 50 anni; è caratterizzata dalla contemporanea presenza, di una serie di fattori di rischio per malattie cardiovascolari e metaboliche. Molti soggetti tuttavia non sono consapevoli di questa condizione, né della sua pericolosità per la salute.
Come riconoscerla?
Quali sono le cause della sindrome metabolica?
I principali fattori di rischio di questa patologia sono il sovrappeso e l’obesità, due condizioni che si associano a stili di vita errati, con attività fisica insufficiente, dieta poco equilibrata e abuso di alcol. Tuttavia, la sindrome metabolica può anche essere in parte o facilitata da altri fattori. Tale sindrome è subdola, e spesso non determina alcun sintomo: ciò significa che molte persone possono essere a rischio senza esserne a conoscenza.
L’eccesso di grasso corporeo nella regione addominale, può comportare un’alterazione del metabolismo dei grassi e degli zuccheri determinando insulino-resistenza e l’attivazione di un processo di infiammazione cronica a basso grado.
La prevenzione rappresenta il trattamento più efficace per combattere la sindrome metabolica e si fonda su un insieme di comportamenti salutari, tra cui: uno stile di vita sano che prevede l’eliminazione del fumo, la riduzione significativa degli alcolici l’eliminazione delle bevande zuccherate, la riduzione in generale dell’apporto di zuccheri semplici, il mantenimento di un peso adeguato, un'attività fisica costante e un'alimentazione bilanciata, ispirata ai principi della dieta mediterranea.
Quando bisogna rivolgersi allo specialista?
Si consiglia di rivolgersi allo specialista in Nutrizione Clinica nel caso di mancato controllo dei fattori di rischio della sindrome metabolica, come ad esempio un incremento dell’adiposità addominale, specie se associato ad aumento della glicemia, dei trigliceridi o della pressione arteriosa.